La coerenza ha il suo prezzo. Questa associazione ha adottato questo slogan ed a questo intende attenersi.
Alle elezioni del 28 e 29 marzo, nelle Marche, un rappresentante – sicuramente autorevole – de I Gre dele Marche ha accettato la candidatura. Come nella sua campagna elettorale I Gre delle Marche non sono mai stati menzionati, così - in questa sede - non citeremo il nome e tanto meno la carica o la circoscrizione in cui egli è candidato.
Tutto ciò, ovviamente, non perché reputiamo una delle due cose disdicevoli o in grado di portare nocumento all'altra ma, al contrario, perché è nostro costume evitare speculazioni di infimo livello "sfruttando" impropriamente il lavoro – ad esempio – degli associati ai Gre per scopi diversi da quelli per cui essi prestano la loro opera volontariamente.
L'ecologismo non è una visione che possa essere ridotta politicamente all'interno di uno schieramento, men che meno di un partito che è - per definizione - una parte e di parte, ma è una forma di buona educazione all'impiego delle risorse del Pianeta.
Così come non esiste - tanto per fare un esempio - un partito dei beneducati a tavola né di coloro che evitano di disturbare al cinema o di chissà quale altra forma di rispetto delle buone maniere, pensiamo non debbano esistere partiti che utilizzano il vessillo ecologista per portare i temi proprii dell'ecologismo da una parte all'altra degli schieramenti politici.
Negli anni passati abbiamo assistito ad una vera e propria fierà delle vanità ecologiste. Verità assolute sbandierate ai quattro venti che poi si sono rivelate, spesso, inesatte e – talvolta – frutto di menzogne artatamente orchestrate.
Non sappiamo se sia corretto essere professionisti della politica ma di certo neghiamo la validità del professionismo ecologista, fatta eccezione - s'intende - per i tecnici che operano nel settore specifico.
Tutta la politica dovrebbe essere improntata al rispetto delle più elementari norme di pulizia e, se così non accade, è per via della cattiva politica, che è tale perché pessimi sono gli input che partono da coloro che la esercitano - e non ci riferiamo tanto ai cosiddetti politici quanto agli attori principali della prassi democratica, i quali spesso concedono il loro consenso sulla base di presupposti ideologici quando, addirittura, non ispirati da interessi personali, dimostrandosi quindi peggiori di coloro che di tale consenso saranno oggetto.
C'è bisogno di associazioni e centri studi che elaborino programmi ecologicamente compatibili e mettano in rete le informazioni e le notizie, creando quel circolo virtuoso in grado di generare scelte più propriamente politiche senza inquinare - è il caso di dirlo - la ricerca con gli interessi che fatalmente ruotano attorno alla politica.
Non è un obiettivo facile da raggiungere, ma evitare la commistione sin dall'inizio è cosa – se non sufficiente – sicuramente necessaria.
Anche quando ci è stata sollecitata la collaborazione per elaborare proposte politiche, lo abbiamo fatto di buon grado e senza secondi fini.
Così intendiamo continuare a fare, a dispetto di coloro che, invece, si fregiano di etichette ecologiste per ricavarne consenso elettorale per poi conferirlo a sostegno di piani regolatori che gridano vendetta, di interventi di risanamento delle aree urbane degradate che lasciano sbigottiti, di insediamentI industriali e commerciali che negano nella sostanza gli impegni formali assunti in campagna elettorale.
L'attività politica è uno strumento e si può decidere di tentare di usarlo per dare ulteriore forza ai temi che ci stanno a cuore. Rammarica invece constatare quanto troppo spesso esso rappresenti lo scopo al quale vengono asserviti l'impegno e la passione di volontari in buona fede.
Con la speranza che i primi segnali di avvertimento che l'elettorato ha già provveduto ad inviare ai legittimi destinatari, penalizzandoli elettoralmente, arrivino a destinazione, invitiamo gli elettori a scegliere valutando la persona, i suoi trascorsi, il suo presente, senza seguire – come falene – spie luminose artatamente accese al solo fine di consolidare dubbie politiche elettoralistiche.
Buon voto a tutti
I Gre delle Marche