Identità marchigiana, valorizzazione dell’entroterra e difesa dell’ambiente: sono queste le direttrici che i Gre delle Marche
indicano come prioritarie per un lavoro che arresti la deriva della politica e delle istituzioni.
I Gruppi di Ricerca Ecologica offrono formazione specializzata sia a distanza, sia in presenza di Tutor. Si raccolgono adesioni per la formazione di un Corpo di Guardie Volontarie ambientali.
Abbiamo ricevuto delle riflessioni dal consulente Dott. Emanuele Quercetti, sul Gestore unico dopo l’approvazione nel consiglio comunale di Ancona, ed alcune assemblea dell’ATA sul punto. Nel cercare di comprendere come il panorama della gestione e raccolta dei rifiuti stia cambiando, tra normative comunitarie e nazionali, enti di Gestore, Tariffe più corrette e precise per chi esegue una buona differenziata (tariffa puntuale), noi del GRE Marche vogliamo essere pronti ad affrontare questo argomento spinoso, economicamente importante, ma soprattuttoecologicamente impattante sulle future generazioni. Per noi il tema dei rifiuti, non è solo importante, ma evidentemente necessario da affrontare a 360 gradi, ed è per questo che chiediamo ai Comuni ed a tutte le istituzioni coinvolte a tutti i livelli di conoscere e comprendere se questo Gestore unico, questi investimenti (senza impianti di riciclaggio) siano corretti e non implichino danni all’ambiente (tipo inquinamento atmosferico con i gas di scarico per trasportare il rifiuto differenziato da una parte all’altra del pianeta). Un’occhio attento e vigile da parte di noi associazioni ambientaliste , anche su queste tematiche, sarà baluardo per un futuro migliore. Ecco quanto ci scrive Quercetti.
RiflessionialprogettodelgestoreunicoATA2Ancona
AcuradiEmanueleQuercetti
Premessa
L’ambiente e l’ecologia sono temi che riguardano il futuro di tutti e per i quali ognuno di noi è tenuto aconfrontarsi,essereinformatoecoinvolto.
Il presente articolo ha lo scopo di condividere con i lettori le informazioni e, con esse, fare tutte le riflessioninecessarie per quanto sta accadendo sulla scelta di un gestore unico per i servizi di raccolta dei rifiuti pertuttala provincia diAncona.
Si ribadisce che quanto sotto riportato riguarda solo il progetto deliberato e non il gestore unico in quantotale (personalmente l’ho sempre consigliato caldamente, fin dal 2012, in tutti i seminari che ho tenutosull’argomento)osulla formagiuridica dell’INHOUSEPROVIDING.
Primariflessione:laformagiuridicadelgestoreunico
AttualmentenellaprovinciadiAncona(47Comunie417.225abitantinel 2019) operano6gestoridiraccolta e trasporto rifiuti: AnconaAmbiente; Jesiservizi; CIS; Astea; Marche Multiservizi e RIECO. Le prime 4sono interamente pubbliche, Marche Multiservizi è una società mista (58,62% pubblica e 47,32% privata),mentre RIECO èinteramente privata.
Nel gennaio 2022 l’Ente pubblico responsabile del governo e della pianificazione strategica dei rifiuti per laprovincia diAncona,denominatoATA2,la cui assemblea è composta datuttiiSindacidellaprovincia,decidedibandire unagaraperla sceltadelgestoreunico. Le motivazionidellascelta vanno ricercate,credo, nel perseguimento dei criteri di efficientamento ambientale ed economico .
L’ATA2 decidediaffidaredirettamenteadunnuovogestore,quest’ultimononancoraeffettivamentecostituito(infattiadoggisichiamaancoraNewCo,probabilmentesi chiamerà CORUM), con la formula del “IN HOUSE PROVIDING”. Il progetto è stato presentato da VIVASERVIZI, l’attuale gestoredell’idricopermolti comuni dellaprovincia.
Per capirsi, l’“IN HOUSE PROVIDING” è un modello di gestione interamente pubblica e gestita direttamentedalleamministrazionicomunali(sonoisocidell’azienda) , il modello va applicato solo e soltanto se viene dimostrato che esso èpiùefficientee piùeconomicodi qualsiasialtra formagiuridica.
Il modello individuato è l’IN HOUSE a cascata: tre società a capitale interamente pubblico comunale (VivaServizi S.p.A., Ecofon Conero S.p.A. e Jesiservizi S.p.A.) costituiscono una NewCo consortile che opereràattraverso leaziende consorziate con Vivaservizi, Ecofon e Jesiservi per svolgere il lavoro.
Laconvenienzaeconomica.
Il primo dubbio sulla convenienza economica sorge per mancanza di documenti ufficiali di indagine istrutturia effettuata dall’ATA2 che deve vigiliare e controllare proprio su questo punto
La relazione dell’ATA2 non illustra il perimetro dei servizi oggetto di comparazione, né la consistenzadegli investimenti, dei mezzi, del personale, della tipologia e frequenza delle raccolte, sicché ogni paragonecon la NewCo è privo di significato (per maggiori dettagli si veda la Sentenza Cons. Stato, Sez. V, 12 maggio2016,n.1900).
Ildubbiodell’effettivaeconomicitàvienerafforzatoanchedaquandoscrittoinundocumentoagliatticome “PEF ATA”. A pagina 7 la voce Costi Generali di Gestione(CGG), voce che comprendei costi didirigenti ed impiegati non operativi (si veda la delibera 363/21 ed il suo allegato MTR2 di ARERA) che,presumibilmente, sono quelli di Vivaservizi; tali costi aumenteranno di percentuali consistenti nei prossimianni(si veda la tabellasottostanteripresadirettamente daldocumento).
Questo nuovo gestore unico, dunque, sembrerebbe già costare di più e non di meno rispetto alla realtà dioggi consei gestorioggi attivi.
Lamigliorefficienza
Questo dubbio sorge nel momento in cui andiamo a cercare di capire come migliorerà l’efficienza del nuovorispettoalvecchio.Inteoriadovrebbeesseresemplice:verificoleperformanceedicostipersingoloservizio svolto dai vecchi gestori AnconaAmbiente; Jesiservizi; CIS; Astea; Marche Multiservizi e RIECO e liconfronto con la nuova NewCo: Vivaservizi, Ecofon e Jesiservizi. Ecco il primo intoppo: Vivaservizi ed Ecofonnon hanno mai gestito il servizio rifiuti e dunque come posso compararli per verificarne l’efficienza? Masoprattuttocomeha fattoATA2a farlo? Nonlosappiamo.
Ulteriore complicazione viene, dunque, dalla forma societaria: Viva Servizi non ha mai operato nel campodeirifiutieperciòdichiaracheaffitterà(epoiacquisterà)iramid’aziendadiAnconambiente,Sogenus,CISe Marche Multiservizi Falconara (che però è ricorsa al TAR impugnando la delibera ATA2) di cui nelladomanda di candidatura spende i requisiti, mentre Ecofon non è operativa e, perciò, si avvarrà di Astea dicuiparimenti spendeirequisiti.
Insintesi,secapiscobene,ivecchigestoriandavanocambiati,probabilmenteperchénoneranosufficientemente competitivi, ma i nuovi gestori operativi sono gli stessi di prima ma con costi maggiori,almeno per i costi di struttura (come descritto al punto precedente per la voce CGG). Ovvio che mi sfuggequalcosa.
Inoltre, per i Comuni serviti ora da RIECO (Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerano, Castelfidardo,Chiaravalle, Corinaldo, Filottrano, Monsano, Monte San Vito, Montemarciano, Monterado, Morro d’Alba,Ostra, Ostra Vetere, San Marcello, Senigallia e Sirolo) non c’è nessun dettaglio scritto su come gestirli,neanche un semplice piano d’investimento. Per fare un banale esempio: non è scritto con quali mezzi verràeffettuata la raccolta, e né con quali soldi.
Ilcontrolloanalogocongiunto
Ilcontrolloanalogocongiuntoèlasituazioneincuil'amministrazione(icomunisoci)esercita,congiuntamenteconaltreamministrazioni,suunasocietà(laNewCo),uncontrolloanalogoaquelloesercitatosuipropriservizi. Diventa, dunque, assolutamente importante che tutti i Comunisoci di questa NewCopossanocongiuntamente verificare e vigilare che il gestore rispettitutte le regoledella gestionedeirifiuti a tutela deipropri cittadiniedel proprioterritorio comefa, ad esempio con itributi. (sostanzialmente conoscere il piano di investimenti e spese per questo servizio- costi e introiti senza perdita per non indebitare le casse comunali)
Il dubbio che il controllo analogo congiunto, condizione necessaria per un’azienda IN HOUSE, possa venire amancare, mi sorge leggendo il documento di ATA2 “deliberazione n. 23 del 7/12/2022” in cuiil modellogestionale descritto è costituito da una società consortile a responsabilità limitata – affidataria in house delservizio pubblico; partecipata al 75% da Viva Servizi, al 12,5% da Ecofon Conero e per il restante 12,5% daJesiservizi.
Orbene se, in base all’art. 20 dello Statuto della NewCo, “L’assemblea è regolarmente costituita e delibera,sia nella prima che nelle convocazioni successive, con la presenza e il voto favorevole della maggioranza delcapitale sociale, come potrà il singolo Comune (es.:Jesi oppure Senigallia o Osimo ecc..) esercitare ilcontrollo analogo e tutelare i diritti dei suoi cittadini? Sembra dunque che per tutte le decisioni (a parte 3casiparticolari) bastiil50%dellequote dicapitale,maVivaservizi, dasola,nepossiedeil75%.
Gliinvestimenti
Gli investimenti hanno sempre avuto un’importanza rilevante in questo tipo di progetto in cui i numeri ed icronoprogrammi la fanno da padrona; in vista delle delibere ARERA, inoltre, (sono uscite due delibere DCOdi estrema importanza: 611/22 e 643/22) sarà necessario avere una capacità di investimento, che siacospicuaeben programmata.
La mancanza del piano economico finanziario potrebbe mettere in crisi i comuni soci e i loro bilanci perché,perquestaformagiuridica,ogniperdita,ogniinefficienzaecc.dellaNewCodovràessereripianataconposte di bilancio comunale, chiaramente a scapito del finanziamento di altre attività (sistemazione strade,attività sociali, asili,mense,ecc..).
Leggendo i documenti protocollati da ATA2 (n. 5534/2022 e 5678/2022) e i relativi allegati, sileggonopagineepagineditanti dati, oserei scrivere inutili (di come verrà calcolato il costo dell’investimenti ricopiando, per ognisingola voce semplicemente le modalità di calcolo previste da ARERA MTR-2 ecc..), ma non c’è traccia di unpiano degli investimenti o finanziario che sia per poter giustificare un progetto di tale portata (circa €1.250.000.000,00in15 anni).
Per questo motivo, la società Baker Tilly Revisa S.p.A che ha effettuato l’asseverazione (l'asseverazione delPiano EconomicoFinanziarioconsistein tuttequelleanalisi volte alla valutazionedella capacitàdi unprogetto di generare flussi di cassa adeguati a garantire il rimborso del debito e la remunerazione delcapitaledirischio,equindilarealizzazionedell'operapubblica),scrivenelsuodocumento:
“i dati prospettici, essendo basati suipotesi di eventi futuri e azioni degli organi amministrativi, sonocaratterizzati da connaturati elementi di soggettività eda incertezze e,in particolare,dalla rischiositàconnessa al fatto che eventi preventivati ed azioni dai quali traggono origine possano non verificarsi, ovveropossano verificarsi in misura diversa da quella prospettata. Tale rischio risulta particolarmente elevato nelcontesto socio-economico di riferimento, a causa delle incertezze connesse alle significative variazioni incorsonelladisponibilitàeneiprezzidellefontienergeticheedellematerieprimeenellavolatilitàdeitassi di interesse e del tasso di inflazione. Pertanto, gli scostamenti fra valori consuntivi e valori preventivati nelPianopotrebbero essere significativi. Ciòanche qualora gli eventi previsti nell'ambitodelle assunzioniipotetiche,descritteinsintesial paragrafo2, simanifestassero”.
Dunque, se la scelta della gestione in house avviene sulla base di un Piano Economico Finanziario la cuiattendibilitànonègarantitaeanzièmessaindiscussionedallastessasocietàche(formalmente)loassevera,dovrebbefacorreredeibrividi lungolaschiena ai dirigenticomunali.
L’applicazionedellatariffapuntualecorrispettiva
Questo punto specifico meriterebbe un articolo a sé stante ma, mi limitoa farealcuneconsiderazioni inmerito:
Prima di tutto la potestà di scegliere se passare a tariffa corrispettiva è di sola competenza del singoloComune(ConsiglioComunaleperlaprecisione),comeprevistodallaLegge147/13,commi651–652–667
–668.Dunque,ATA2eVIVASERVIZInonpotrannoapplicarlainmodoautonomocomedescrittoneldocumento (questoevidenzia anche unamancanzadicompetenzedi base).
La tariffa puntuale corrispettiva funziona solo in presenza di impianti (biodigestore, termovalorizzatore,riciclaggioplastica,vetro,ecc.) (completamente assenti nella nostra Provincia e Regione),altrimentièsemplicemente unulteriorecostosenza benefici.
Non vengono descritti gli investimenti da effettuare per attuare la nuova misurazione puntuale dei rifiuti: sitenga presente che, ad esempio, per un Comune delle dimensioni di Jesi servono circa € 250.000,00 peraggiornare(ilcosiddettorevamping)ilsistemadiraccoltapassandodaTARIaTariffapuntuale corrispettiva
ConsiderazionisuimparzialitàdiATA2
Lo Statuto della NewCo prevede un’ingerenza dell’ATA nel controllo analogo. Ad esempio: - l’art. 11.7stabilisce che “La funzione di controllo analogo sull’attività della società, di cui al presente Statuto, è intesacome controllo analogo a quello che l’ATA e gli enti locali che partecipano all’ATA esercitano sui propriservizi, vale a dire come capacità di esercitare un’influenza determinante sia sugli obiettivi strategici chesulledecisionisignificativedellasocietà.IlComitatoèprepostoaverificarechelasocietàopericoerentementeesiconformiagliindirizziealledirettivestabilitedall’Assembleadell’ATAperilraggiungimentodegliscopisocialinonchéagliobiettivielivelliquantitativiequalitativistabilitidalcontratto di servizio”; mentre l’art. 11.2, lett. i) prevede che la bozza del bilancio della NewCo “devecomunque esseretrasmessa invia preliminareall’Assemblea dell’ATA”.
La riflessione che mi viene mente è che tali atti non spiegano come questa ingerenza dell’ATA nel controlloanalogo si coordini con le competenze nella stessa materia del Comitato e dell’Assemblea della NewCo: nederivauna graveconfusione.
Infatti, ATA2 non può svolgere alcuna funzione di controllo analogo. Sulpunto è chiarissimo l’art. 1, comma 2, lett. a) della Convenzione: “La costituzione dell'ATA è intesa adassicurarel'esercizioinformaintegratadellefunzionicomunaliintemadigestionedeirifiutiedinparticolare: l’unità di governo del servizio nell' ATO, separando le funzioni di governo da quelle di gestionedelservizio”.Nello stessosensoèl’art.1,comma3, lett.a) delloStatutodell’ATA.
A questo punto, anche noi del GRE Marche abbiamo qualche dubbio, ma non essendo esperti in materia come invece lo è il Dott. Quercetti, cercheremo di capirci di più e meglio, continuando a mettere il nostro impegno a sostegno di un ambiente da salvaguardare in tutte le sue forme, anche quelle più spinose, che non si possono evitare tipo i rifiuti.
Di Admin (del 11/02/2023 @ 23:05:10, in News, linkato 704 volte)
È stata approvata la Proposta di Legge, di iniziativa del Consigliere Ausili e sottoscritta da tutta la maggioranza, a sostegno dell'apicoltura delle Marche, dopo un lungo lavoro di concertazione tra consorzi apistici e associazioni agricole. Un disegno di legge che vuole salvaguardare il nostro territorio e valorizzarne i prodotti, con, ad esempio, il sostegno alla promozione del miele marchigiano, all'apicoltura biologica e a quella professionale, alla valutazione del sostegno dell'accensione di polizze assicurative per apicoltori, e tante altre misure.
Ringraziamo il Consigliere Marco Ausili per essersi speso per questo tema, e difendere e salvaguardare questo patrimonio.
Di Admin (del 11/02/2023 @ 22:31:33, in Libri, linkato 1148 volte)
Come non vedere la natura come il luogo dove l'uomo ha costruito la sua storia, la custodisce e la consegna ai propri eredi ?
Come nella transizione ecologica non porsi il problema dello smaltimento dei rifiuti relativo ai pannelli solari ed alle batterie per le auto elettriche ?
E sempre relativamente alla svolta “green” è possibile non tenere conto delle ripercussioni a livello economico e sociale e che le materie prime necessarie sono di fatto monopolio incontrastato della Cina che è la nazione al mondo più inquinante ?
Ecco solo alcuni dei dubbi che sono stati toccati dal prof. Francesco Giubilei ospite dei Gruppi Ricerca Ecologica Marche, nella serata di ieri, nel presentare il suo libro "conservare la natura".
Gradito ospite è stato il presidente del parco del Conero che ha evidenziato come tema centrale del suo intervento la possibilità e la compatibilità tra natura ed uomo, tra conservazione e rispetto dell’ambiente con l’attività umana.
Oggi “preservare l’ambiente” è diventata una parola d’ordine ovunque ripetuta come un mantra ma è vero interesse per la natura o una ideologizzazione del tema dietro cui si nasconde il tentativo di omologazione, massificazione e distruzione di ogni identità e di ciò che di più bello esiste al mondo: la diversità.
Come Gre ribadiamo il nostro convinto impegno nel difendere e far conoscere l’ambiente ma con altrettanta fermezza diciamo no ad ogni ideologia sottesa a questo pseudo ecologismo di moda e ad ogni ideologia massificante e mondialista.
Di Admin (del 19/06/2021 @ 17:31:00, in Libri, linkato 1356 volte)
È possibile far conciliare il rispetto della natura e il progresso economico? Esiste davvero uno sviluppo sostenibile?
Quali politiche economiche dovrebbero mettere in campo i governi del mondo per evitare la catastrofe ecologica? Il surriscaldamento globale e l'inquinamento dell'ambiente naturale, oggetto delle proteste dei giovani del movimento Fridays for future, hanno riproposto all'ordine del giorno il difficile rapporto fra il sistema economico industriale capitalista e l'ecologia.
In questo saggio scritto a più mani, tra cui l'amico Giuseppe Giaccio, curatore del testo, alcuni tra i più importanti studiosi di economia e di ecologia a livello mondiale si interrogano sui possibili scenari futuri per la civilizzazione del presunto "progresso".
L’ecologia ha un lato conservatore e un lato rivoluzionario. È eminentemente conservatore in quanto cerca di salvaguardare la natura e proteggere l’equilibrio degli ecosistemi.
Ma è rivoluzionaria se intenderà che non invertiremo la tendenza attuale con misure funzionali. È il paradigma generale che deve essere cambiato.
Questo aspetto può scandalizzare solo la narrazione dominante del pensiero unico liberale e, in generale, tutti quelli che pensano che il mondo possa morire finché l’esistenza umana rimane governata dai valori di mercato e noi continuiamo a obbedire alle "leggi dell’economia".
Di Admin (del 19/06/2021 @ 16:59:09, in Libri, linkato 1309 volte)
La rigenerazione del bene comune
Una visione ecologica di governo
di Giannozzo Pucci
Se l'ambientalismo ha molti figli di convenienza, un vero padre nobile dell'ecologia nel nostro Paese è l'amico Giannozzo Pucci, che ha sempre sentito il problema della degradazione della natura come resa al funzionalismo nichilistico della società industriale, veicolando in Italia il pensiero di Edward Goldsmith, Ivan Illich, Masanobu Fukuoka, Wendell Berry, nell'asfittico panorama culturale egemonizzato dalla ideologia del progresso e dello scientismo.
Dopo un lungo lasso di tempo trova ora i motivi per intervenire nuovamente nel dibattito delle idee con questo agile libro (edito da LEF) che invita ognuno a non piegarsi all'individualismo risentito, ma in controtendenza si possa ricostruire un contesto comunitario e sussidiario (partendo dalla reciprocità della famiglia naturale, quindi i rioni e le frazioni) per fare del nostro Paese la punta avanzata della rivoluzione ecologica, capace cioè di conservare l’essenziale.
Una rete olistica di liberazione nazionale capace di applicare l’ecologia integrale nella nostra casa, nel nostro vicinato, nel territorio circostante, perché è il modo più concreto che abbiamo per prenderci direttamente cura dell'universale, di dimorare nell'Essere, di coniugare la consapevolezza interiore con il senso del limite di tutto ciò che è compiuto e quindi sovrano.
L’inquinamento delle acque, dell’aria e della terra, il cambiamento climatico sono effetti dell’economicismo e della privatizzazione di beni comuni essenziali, che i poteri pubblici non hanno potuto o voluto custodire e proteggere. Non basta più smettere di inquinare, occorre rigenerare, ritornare al principio della stessa manifestazione sacrale del vivente.
E nella natura è in gioco la difesa della realtà, dei limiti, rifiutando ogni delirio titanico di onnipotenza, ogni pretesa del soggetto di farsi assoluto e mutante, come Proteo.
Si tratta di scoprire l’anima comune, in forza della quale superare l'emiplegia del pensiero unico dominante che coinvolge la messinscena simmetrica di una destra e di una sinistra distinte nell’apparenza declamatoria, ma univoche nella pratica tecnocratica del potere, perché non ci sono posti che non sono sacri; ci sono solo luoghi sacri e luoghi profanati. (Eduardo Zarelli)
Di Admin (del 18/06/2021 @ 10:09:57, in News, linkato 1643 volte)
In ottemperanza a quanto stabilito dal Governo nell'ambito della, cosiddetta, Riforma del Terzo Settore, I Gre delle Marche hanno adeguato Statuto e forma associativa.
In questo modo, potranno continuare l'azione di tutela, salvaguardia e promozione del Territorio marchigiano con la massima efficienza.
Un'efficienza corroborata, anche dalla costituzione del nuovo Direttivo, presieduto da Angela Gambella, nuovo presidente dell'Associazione, alla quale vanno gli Auguri di buon lavoro di tutti gli amici dei Gre.
per informazioni e contatti, scrivere a: marche@gruppiricercaecologica.it
Di Admin (del 18/06/2021 @ 09:44:10, in Libri, linkato 1278 volte)
Linee per una storia dei rapporti tra antiurbanesimo e analisi sociologica
di Bruno Sebastiani
L’opera di devastazione della biosfera, che Homo sapiens (il cancro del pianeta) conduce da quando è uscito dallo stato di natura, trova nella città il suo epicentro.
Qui le cellule tumorali si aggregano e si organizzano per andare all’assalto delle cellule sane, da qui ha preso avvio l’azione metastatica che, secolo dopo secolo, ha avvolto l’intero pianeta in una ragnatela mortale. È quindi importante approfondire il fenomeno dell’urbanizzazione in tutti i suoi aspetti, verificando in particolare chi nel corso della storia vi si è opposto e chi invece lo ha propiziato.
A tale missione conoscitiva è dedicato questo saggio di Bruno Sebastiani, ora aggiornato e ristampato a cinquanta anni esatti dalla sua prima stesura.
Il tempo trascorso non ha tolto alcunché all’attualità del tema. Al contrario, oggi esso è più che mai grave a causa delle mostruose megalopoli di decine e decine di milioni di abitanti che stanno proliferando in tante parti del mondo.
Biografia
Bruno Sebastiani è nato a Milano nel 1949. Laureato in Scienze Politiche con una tesi sull’antiurbanesimo, pubblicata col titolo “Contro la Città”, ha sviluppato i suoi studi in campo sociologico e filosofico, dedicandosi in particolar modo ai problemi dell’ambiente. Lasciata la città, attualmente vive in una casa ai margini di un bosco a Calice Ligure.
Di Admin (del 09/04/2019 @ 10:02:22, in News, linkato 2513 volte)
Nell'ambito del costituendo Direttivo regionale, il Responsabile dei Gruppi Ricerca Ecologica per la Calabria, dott.ssa Ippolita Patera, d'accordo col Presidente nazionale, ha provveduto a nominare il dott. Giuseppe Bombino Commissario per la provincia di Reggio Calabria. "In virtù delle competenze professionali e dell'esperienza nell'ambito della ricerca, la figura di Giuseppe Bombino, dottore in Scienze Forestali, già Presidente del Parco Nazionale Aspromonte e Docente presso l'Università degli Studi Mediterranea di RC, ci è parsa la più qualificata per guidare il gruppo di lavoro provinciale e dare, altresì, il proprio contributo nel Direttivo regionale. Viviamo in un territorio, la Calabria, dalla variegata bellezza naturale ma dalle molteplici criticità che comportano rischi per la salute e l'incolumità pubblica.
L'obiettivo dei Gruppi di Ricerca Ecologica, Associazione riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Mare e del Territorio, è quello di puntare i riflettori sulla questione ambientale anche attraverso la ricerca, le campagne di sensibilizzazione al rispetto e alla salvaguardia dell'ambiente, e la denuncia all'Autorità Giudiziaria di reati ambientali, mettendo in campo risorse umane competenti in materia, ma anche donne e uomini di buona volontà disposti a farsi sentinelle dell'ambiente. La nomina del dott. Bombino a capo del gruppo provinciale, ricade dunque nell'ottica delle competenze in materia di ricerca, di capacità pragmatiche validate dalla sua attività sul territorio e dall'esperienza maturata in qualità di Presidente del Parco."
Roma - Biblioteca Nazionale Centrale, Viale Castro Pretorio 105
Un dibattito fra le componenti la nostra società per cercare risposte e avviare soluzioni ai grandi temi e problemi che una serie di anniversari e ricorrenze pongono alla nostra attenzione, è la finalità del 43° Incontro Macroproblemi: i 50 anni del Club di Roma, nella relazione di apertura di Eleonora Masini, Honorary Member del Club di Roma e presidente del Gruppo Macroproblemi, sono l’occasione per ripercorrere il cammino iniziato da Aurelio Peccei sulle sorti del nostro pianeta; il 2018 Anno Europeo del Patrimonio culturale è l’occasione, nell’intervento di Alberto Prestininzi, docente dell’Università La Sapienza di Roma, per riflettere sui rischi connessi ai cambiamenti climatici e sulle azioni di prevenzione che possiamo adottare; è importante parlare di meteorologia e clima soprattutto ai giovani studenti, come afferma Roberto Madrigali, meteorologo-ricercatore, perché consente l’accesso ad una moltitudine di argomenti correlati e comunque facenti capo ai grandi capitoli della conoscenza dei fenomeni naturali. Affrontare questi aspetti significa preparare il terreno per la discussione di un numero pressoché illimitato di approfondimenti di fisica, chimica e scienze della terra. Da qui la presentazione da parte degli stessi studenti, dei lavori svolti da scuole europee e extraeuropee sulle tematiche dei cambiamenti climatici durante l’anno scolastico 2017/2018.
Un ruolo importante per il nostro ambiente è svolto dalle montagne a partire dal Gran Sasso nell’omonimo Parco che unisce tre regioni: Abruzzo, Lazio e Marche: da qui il progetto Montagne Unite promosso da Davide Peluzzi, esploratore e presidente associazione Explora Nunaat International, in sintonia con il progetto “La speranza divampa” con il quale, in Trentino, si auspica il ritorno sulla scena, da protagonista, del mondo della montagna. Infatti, Davide Peluzzi si rivolge ai popoli delle Terre Alte di tutto il mondo, senza esclusione di continenti perché i problemi della montagna sono comuni, dalle Ande all’Atlante.
Il passo che serve adesso è mettere in contatto queste realtà, è fare in modo che si costituisca una rete funzionante ed efficiente per favorire gli scambi tra Alpi ed Appennini.
Una proposta di sviluppo del territorio è nell’intervento di Massimo Guido Conte, del Gruppo di Ricerca Ecologica delle Marche, “La Canapa come tessuto montano”.
A conclusione, l’Associazione L’Età Verde esemplifica percorsi didattici nell’ambito delle linee guida del MIUR come i Laboratori teatrali, con l’intervento di Antonio Perelli, presidente dell’Unione Italiana Libero Teatro e con il progetto Entra in gioco per un Futuro Creativo (OPEN FUTURE), illustrato da Augusta Busico, giornalista e da Sandro Casponi, esperto multimediale.
Di Admin (del 08/04/2016 @ 12:23:22, in News, linkato 3985 volte)
Perdonerete il titolo, forse stupidamente, provocatorio ma oggi è una giornata importante per la Città della Canapa e abbiamo voglia, anche, di scherzare.
Un accordo che rafforzerà l’immagine e la capacità di proposta al pubblico dei prodotti a base di Canapa.
L’Apm, infatti, inizierà una serie di incontri promozionali con la categoria dei pizzaioli e verrà presentato anche un fitto programma di corsi di formazione per l’impiego della farina di semi di Canapa in pizzeria.
Il presidente dell’Associazione Pizzaioli Marchigiani, Renato Andrenelli, assieme ai suoi collaboratori presenti in tutte le provincie delle Marche, saranno gli ambasciatori - professionalmente preparati - della qualità e della bontà della Canapa impiegata in pizzeria.
Entro il mese di aprile, inoltre, si dovrebbe definire l’accordo con una primaria azienda per la produzione e distribuzione di farine e pasta di e alla Canapa.
Anche i nostri amici di Free Sell,distributori della Piadina De.Co. alla Canapa di Monsano, hanno adottato per i loro prodotti, peraltro già squisiti, la farina De.Co. alla Canapa di Monsano traendo la giusta gratificazione in linea con le loro aspettative.
Si delinea così il rafforzamento del marchio De.Co. alla Canapa di Monsano che troverà il giusto spazio commerciale premiando gli sforzi dell’Amministrazione comunale che ha affiancato, dal primo momento, sia gli agricoltori che gli artigiani monsanesi nell’opera di reintroduzione della Canapa nelle attività produttive della Vallesina.
Le attività proseguiranno per favorire la nascita di una filiera marchigiana della Canapa, grazie soprattutto all’impegno di Fabio Iencenella, presidente de il Borgo della Canapa di Monsano che assieme ad altre realtà produttive marchigiane si stanno impegnando per raggiungere l’obiettivo.
L’azione di affiancamento de la Città della Canapa prosegue anche negli altri ambiti con il sostegno dato ad aziende associate in campo calzaturiero, dell’abbigliamento e accessori.
Venerdì otto aprile si terrà presso una di queste società un importante incontro che porterà, negli auspici di tutti, alla delineazione di un progetto che sarà sottoposto ad importanti marchi internazionali nel campo della moda e abbigliamento sportivo. I nostri Auguri a Gianluca Menghini per il suo lavoro.
Dopo CanapaMundi, il prossimo appuntamento, IndicaSativa Trade a Bologna, offrirà a la Città della Canapa di mostrare il lavoro di tutti i Borghi impegnati, dai Cartai e Cordai, ai Muratori che con i Sarti, i Fornai e i Calzolai stanno facendo prendere corpo ad un progetto che ha solo pochi mesi ma è già in grado di camminare da solo.
Last but non least, a giugno a Senigallia, una tre giorni dedicata alla pizza in cui, noi della Canapa sapremo offrire una versione davvero stupefacente!
Questa rappresentata, opera di Ciro Salvo, parla da sé ma sicuramente, Renato Andrenelli e la sua banda non ce la faranno rimpiangere.
Ringrazio tutti. Proprio tutti, da I Gre delle Marche che iniziarono quando parlare di Canapa a tavola significava esporsi a rischio, come minimo, di derisione; a Roberto Campelli, sindaco di Monsano che - assieme alla Giunta - seguiva il consiglio di Claudio Marini consigliere comunale (e responsabile de I Gre delle Marche per la Vallesina) si supportare gli agricoltori di Monsano che avevano deciso di piantare la Canapa.
ringrazio tutti i volontari Barbara Giuliani e Renato Campomaggi soprattutto per la presenza costante e la preziosa collaborazione; ma anche Luciano Di Pietro, e i tanti che magari saltuariamente hanno comunque permesso di percorrere il cammino che ci ha portati sin qui.
Guardate chi è passato davanti alla telecamera… è Selana, la lupa a cui tre settimane fa è stato applicato il collare satellitare. Si è subito ricongiunta al suo nucleo famigliare!!
I Gre delle Marche: Sezione marchigiana dei "Gruppi di Ricerca Ecologica" - Associazione ambientalista a carattere nazionale, riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente, ai sensi dell'art.13 della Legge n. 349/86.
powered by dBlog CMS ® Open Source - Credits Design - Admin